AUTO ELETTRICHE E MOBILITÀ SOSTENIBILE.
IL NOSTRO TERRITORIO ERA NEL FUTURO GIÀ NEGLI ANNI ’60
Ieri sera, a San Miniato, abbiamo presentato il libro “La nostra Urbanina, avanguardia d’altri tempi”, curato da Antonello Biscini ed edito da Andrea Mancini, che ci ricorda una storia di modernità di qualche anno fa e ci conferma come il nostro territorio sia sempre stato avanti quanto a ingegno, ricerca tecnologica e di soluzioni per la mobilità.Sono infatti gli anni ’60 quando il Marchese Bagli Bardini Bandini, insieme allo staffolese Narciso Cristiani, concepiscono l’Urbanina, un’avvenieristica auto elettrica che prendeva così forma ben prima della Tesla.I primi prototipi furono costruiti nell’officina Bagnoli di Pontedera. Ne nacque una due posti elettrica, capace di farsi spazio nel traffico urbano del boom economico.Ai tempi l’idea fu perfino troppo avvenieristica ma oggi, che è d’obbligo porsi il tema di come salvare il Pianeta anche con una mobilità che non inquini, quell’intuizione ingegnosa torna prepotentemente attuale. Scopriamo così che le prospettive future sui trasporti, gli ecobonus, le auto ibride e quelle elettriche hanno radici antiche in visioni, prototipi e progetti del nostro territorio.Voglio ringraziare in particolare Don Andrea Cristiani, Presidente dell’associazione “L’auto elettrica tra passato e futuro” per l’invito a questo interessante momento di approfondimento, che è stato anche l’occasione per rinnovare l’impegno a sostenere e incentivare una mobilità sostenibile da un punto di vista ambientale.