Questa mattina sono intervenuta all’Assemblea regionale di Legacoop, che si è svolta in video-collegamento. Di seguito il testo integrale del mio intervento di saluto:

“Buongiorno, per prima cosa desidero ringraziarvi per il vostro invito a intervenire a questa assemblea.

È un’occasione che si svolge in un momento particolarmente delicato per le nostre comunità, impegnate da un lato a evitare un aggravarsi del quadro sanitario, dall’altro a fare i conti con le conseguenze economiche e sociali dell’emergenza Coronavirus, che ha travolto il mondo intero.

La pandemia, inevitabilmente, ha mutato i nostri comportamenti sociali, la percezione che abbiamo delle nostre prospettive, le nostre priorità, i nostri comportamenti come cittadini, come imprenditori, come lavoratori e come consumatori. Molte imprese, inoltre, si stanno cimentando sempre più con lo smart working e con un repentino aumento dei processi digitalizzati. Di questo, qualsiasi piano di azione per il prossimo futuro, dovrà tenere necessariamente di conto, a partire da chi si trova a svolgere un ruolo di decisore pubblico.


Il mondo cooperativo, attivo pressoché in ogni settore e con realtà di tutte le dimensioni, non è certo escluso dalle forti tensioni e dalle difficoltà che attraversano molteplici settori della nostra economia. Ce lo dicono i dati sull’attivazione della cassa integrazione, così come le contrazioni di fatturato e le difficoltà legate alla liquidità. A questo, va sottolineato per completezza di analisi, si aggiunge una situazione pressoché inedita di sostanziale impossibilità di previsione quanto ad andamenti e trasformazioni nel prossimo futuro.
Ecco perché dobbiamo garantire attenzione e ascolto alle richieste di un sostegno pubblico ancora più incisivo e intenso.

Tutelare il tessuto imprenditoriale del Paese e del territorio, sostenerlo nella tutela dei servizi erogati e dei posti di lavoro, è la grande missione che abbiamo in questa fase e ciò, evidentemente, coinvolge anche il comparto cooperativo che ha avuto e ha un ruolo strategico essenziale per la nostra economia, la socialità e perfino per la tenuta sociale.

Per fare soltanto un esempio, anche da parte delle cooperative, durante e dopo il lockdown, è giunto un contributo importantissimo in termini di protocolli di sicurezza per i consumatori, per il riavvio delle produzioni e per la riapertura dei luoghi di lavoro. È un contributo fondamentale, tutt’altro che secondario, del quale dobbiamo essere grati e che deve servire come forte monito per la prosecuzione in uno spirito unitario che coinvolga tutte le rappresentane del mondo del lavoro e dell’impresa. Il Paese può affrontare i prossimi delicatissimi mesi se, come è stato nei mesi scorsi, lo fa in modo unito e compatto.

L’economia cooperativa contribuisce, anche in Toscana, allo sviluppo, all’occupazione, spesso a servizi essenziali alla persona e si distingue per una particolare capacità di garantire qualità dei prodotti e dei processi, di innovazione e di adattamento pro-attivo al mondo che cambia. È un dato, questo, che emerge da molte analisi di risposta alla grande crisi economica globale partita nel 2008, che ha rilevano in diversi casi una migliore capacità di risposta e di reazione da parte delle imprese cooperative rispetto alle altre. Ecco dunque che anche questa fase, così complessa, deve essere utilizzata non come un’occasione per tornare al mondo di prima, ma per imprimere ancora maggiore vigore al raggiungimento di specifici obiettivi che consideriamo strategici: qualità del lavoro e dei servizi, diritti, innovazione, digitalizzazione, sostenibilità, solo per citarne alcuni.
È chiaro che in questa sfida epocale, che coinvolge la Toscana nel quadro dell’intero Paese e dell’Europa, può e deve vedere il mondo cooperativo come stabilmente coinvolto, come uno dei pilastri del nostro modello economico, in un approccio all’insegna della concertazione e del proficuo confronto. Non mi riferisco soltanto al contributo che le cooperative danno in termini di produzione, erogazione, distribuzione, ma anche alla loro funzione importante di osservatorio e di studio dei trend, dei comportamenti sociali, delle abitudini dei cittadini.

Non a caso ho citato l’Europa: nei prossimi mesi arriveranno risorse ingenti, anche nella nostra Regione, risorse importantissime, frutto di una battaglia vinta da parte del Governo, che rappresenteranno un’occasione inedita e preziosa di investimento e di rilancio. Gli assi prioritari individuati (innovazione, servizi alla persona, sanità, welfare, green economy) coinvolgono fortemente ampi settori del mondo cooperativo che dunque sono certa potrà avere un ruolo significativo nella definizione di ambiti e priorità di intervento.

Insieme possiamo reagire a questa fase complessa e scrivere una pagina nuova, ancora più orientata al futuro, per la cooperazione, per le nostre comunità e per la Toscana.

Alessandra Nardini - Assessora Regione Toscana
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