Nei giorni scorsi, come Coordinatrice della IX Commissione della Conferenza delle Regioni, ho scritto al Presidente Stefano Bonaccini per porre alla sua attenzione di Presidente della Conferenza stessa e, tramite lui, a quella del Governo, l’assoluta urgenza di alcune misure sul fronte dell’inclusione degli alunni con disabilità, del diritto allo studio, del lavoro e della formazione. Desidero ringraziare il Presidente della Conferenza Bonaccini e il Vicepresidente Toti per essersi prontamente attivati presso i Ministeri competenti, in particolare su tre delle questioni da me poste:
– FONDO NAZIONALE DISABILITÀ. Ho chiesto di adottare nel più breve tempo possibile il DPCM di riparto del Fondo nazionale per il finanziamento delle funzioni connesse all’autonomia degli alunni con disabilità delle scuole secondarie di II grado. Il ritardo nell’adozione comporta rilevanti problematiche connesse all’accertamento delle risorse da parte delle Regioni e anche delle Province che risultano, quasi sempre, I destinatari finali delle risorse.
– BORSE DI STUDIO. Ho chiesto di adottare rapidamente il Decreto interministeriale che reca I criteri e le modalità per il riparto del fondo integrativo statale per le borse di studio per il triennio 2017-2019. La sua adozione è condizione imprescindibile per approvare il riparto fra le regioni del Fondo per le borse di studio 2020 e per provvedere alla conseguente erogazione di risorse agli enti di gestione DSU. Importante è sottolineare che si tratta di risorse la cui finalità è sostenere le studentesse e gli studenti meritevoli privi di sufficienti mezzi economici nel percorso universitario, tramite l’assegnazione di borse di studio esercizi connessi. In questo anno di gravi difficoltà economico-sociali legate alla pandemia è fondamentale agire tempestivamente.
– POLITICHE DEL LAVORO E FORMAZIONE. Ho espresso la posizione unitaria degli Assessori competenti sull’applicazione del Dpcm del 3 novembre 2020 in materia di formazione in presenza per le attività di laboratorio. In analogia con quanto previsto per gli Istituti secondari superiori e per le Università, cioè la possibilità di fare formazione in presenza per le attività di laboratorio, abbiamo ritenuto opportuno sollecitare una estensione di tale possibilità anche ai percorsi di formazione professionale di competenza regionale. Questa mancanza condiziona lo svolgimento, dunque il completamento, dei percorsi a titolarità regionale, sia quelli in assolvimento del diritto-dovere all’istruzione e alla formazione professionale, Ie FP – Istruzione e Formazione Professionale, realizzati peraltro in parte consistente in sussidiarietà dalle istituzione scolastiche stesse, sia quelli di alta formazione, IFTS e ITS – Istituti Tecnici Superiori, sia quelli legati alle professioni regolamentate di competenza regionale (ad es. OSS), sia infine quelli della formazione professionale ordinaria. Tutti questi percorsi di formazione professionale prevedono una parte teorica realizzabile in modalità a distanza ed una parte pratica (stage/tirocinio/laboratorio) che va realizzata in presenza. Continueremo a monitorare l’evolversi della situazione e ad attivarci per una rapida adozione di queste misure necessarie.