Questa mattina ho partecipato all’iniziativa “Riders: lavoro subordinato e applicazione contrattuale”, organizzata dalla FILT CGIL. Raggiungere un accordo per dare sicurezza e garanzie ai rider è un tema di portata nazionale, ma come Regione vogliamo fare la nostra parte. Le condizioni in cui operano queste lavoratrici e questi lavoratori sono inaccettabili e non possiamo tollerare che esista un tale vuoto di diritti e tutele nel nostro panorama lavorativo. Ho recentemente incontrato i sindacati per riprendere il lavoro fatto nella scorsa legislatura e giungere alla convocazione di un tavolo regionale ad hoc dove affrontare i molti problemi che ci sono e trovare le giuste soluzioni, per lavoratori e aziende. Chiederemo alle grandi multinazionali del settore di fare la propria parte, sulla scia dei positivi accordi che le organizzazioni sindacali sono riuscite a sottoscrivere in Toscana con alcune aziende. Bisogna arrivare a riconoscere ai riders lo status di lavoratori subordinati, come sentenziato da qualche giudice del lavoro, per poterli poi inquadrare nel contratto nazionale di riferimento, che garantirebbe tutela della salute e standard di sicurezza indispensabili a una categoria che non si è mai fermata durante questa pandemia. A livello nazionale vanno superare le storture generate dall’accordo separato che ha diviso il fronte sindacale e di fatto ha indebolito la battaglia a favore di queste lavoratrici e questi lavoratori. Dalla Toscana continuerà ad arrivare un messaggio forte nel segno dei diritti e delle tutele.