Ci sono momenti in cui chi fa politica è chiamato a mostrare coraggio e indipendenza e a rispettare rigorosamente i valori in cui crede. Per questo continuo a essere convinta che il ddl Zan vada approvato al più presto, senza ulteriori indugi. È una legge di civiltà, che riconosce l’esistenza di un problema oggettivo: ci sono persone che vengono discriminate, oltraggiate, picchiate semplicemente per chi sono o per chi amano, a causa del proprio sesso, genere, orientamento sessuale, identità di genere o disabilità. È un fatto. Il ddl Zan dice una cosa molto semplice: BASTA, tutto questo deve finire, e lo fa senza minare minimamente la libertà di opinione o di espressione. È un altro fatto. Ecco perché credo che questa legge vada approvata e che vada fatto subito, così come penso che sia giusto che, a partire dalle scuole e dalle famiglie, si educhino le nuove generazioni all’uguaglianza, al rispetto, all’inclusione. Ne abbiamo un grande bisogno e da questo punto di vista, come al solito, trovo profondamente sbagliate e strumentali le parole di Salvini e il continuo riferimento a un inesistente spauracchio gender. Non abbiamo davvero bisogno di scontri ideologici che feriscono persone, vite e famiglie, abbiamo semmai bisogno di compiere un concreto passo avanti sulla strada della civiltà e del rispetto dicendo a migliaia di nostre concittadine e concittadini che non sono sole e soli e che lo Stato è dalla loro parte. Stiamo parlando di una proposta di legge che interviene sull’ordinamento interno della nostra Repubblica, laica e indipendente. Il Parlamento è in tal senso sovrano e credo che non debba essere in alcun modo condizionato da interventi esterni.