Il fatto che molte donne, a parità di ruolo e di lavoro, guadagnino meno dei colleghi uomini è una delle disuguaglianze e delle ingiustizie più insopportabili. Il tema della parità salariale deve essere centrale nelle politiche per la ripartenza, se davvero vogliamo costruire una società e un mercato del lavoro migliori e più equi di quanto fossero prima della pandemia. Accanto a questo è fondamentale agire sul fronte dell’accesso al lavoro e sulle tipologie di contratto perché a livello globale le donne hanno circa il 30% in meno di possibilità di entrare nel mercato del lavoro, troppo poche riescono a raggiungere un ruolo apicale e molto spesso hanno contratti più brevi e con condizioni peggiori degli uomini. È inaccettabile.