Questa mattina sono intervenuta alla presentazione della bellissima mostra su Keith Haring ospitata a Pisa a Palazzo Blu, per la quale voglio davvero ringraziare Fondazione Pisa.
La mostra, che ha il patrocinio della Regione e sarà visitabile fino al 17 aprile, presenta per la prima volta in Europa una ricca selezione di opere, oltre 170, provenienti dalla Nakamura Keith Haring Collection.
Davvero imperdibile, un’immersione nel mondo di questo genio del graffittismo metropolitano, capace di elevare a icona i suoi tratti e i suoi colori, risoluto nel voler rendere accessibile a tutti il linguaggio e i messaggi dell’arte. Nel suo caso si tratta di temi e messaggi forti, con una grande capacità di parlarci ancora oggi, a decenni di distanza: la critica al capitalismo, lo lotta al razzismo e all’AIDS, la fratellanza, l’amore, il no alla guerra.
È proprio a Pisa che Haring, già molto provato dalla malattia, ha realizzato la sua ultima opera pubblica, il grande murale Tuttomondo, che nonostante le condizioni dell’artista al momento della realizzazione, resta una meravigliosa esplosione di vita, forme, colori e messaggi.
Un grande onore, un grande legame tra la città e questo artista, che si rinnova con questa mostra importante.