“La linea che va dall’abolizione della pena di morte all’hate speech è una linea lunga, ma dobbiamo tenere la mano ferma e continuare a tracciarla, se necessario all’infinito, perché è la linea stessa della nostra libertà, della nostra civiltà, direi della nostra vita”. Oggi è la Festa della Toscana e celebriamo i 235 anni da quando, il 30 novembre 1786, il Granducato di Toscana aboliva la pena di morte, rendendo la nostra terra primo Stato al mondo a compiere questa scelta di civiltà, un primato che deve riempirci di orgoglio. Il Consiglio regionale, riunito in una seduta solenne dal titolo “Dall’abolizione della pena di morte alla lotta ai linguaggi d’odio: la Toscana terra di diritti”, ha avuto l’onore di celebrare questa ricorrenza con un meraviglioso messaggio della Senatrice Liliana Segre, da cui è estratta la potente frase che ho voluto riportare. Dalla Senatrice, come di consueto, un messaggio di grandissima tensione civile, che non ha dimenticato di sottolineare quanto la scuola, la formazione e l’università siano centrali per far compiere all’umanità passi avanti nella direzione di un mondo più giusto, più rispettoso e più civile, capace di garantire e difendere la dignità di ogni persona.

Alessandra Nardini - Assessora Regione Toscana
Panoramica privacy

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.