Lo sfruttamento lavorativo è ancora una piaga profonda della nostra società e abbiamo il dovere di contrastarla con fermezza, per assicurare che il lavoro abbia quel valore strettamente collegato alla dignità delle persone fissato dalla Costituzione. Per questo voglio ringraziare il Comune di Prato per aver organizzato l’importante momento di approfondimento su questo tema a cui sono intervenuta questa mattina e a cui ha preso parte anche il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Andrea Orlando. Non c’è dubbio che tra le lavoratrici e i lavoratori più a rischio ci siano quelli provenienti da altri Paesi, che spesso diventano vittime di sfruttamento e di fenomeni illegali come il caporalato che, come sappiamo bene, coinvolge anche altri settori oltre all’agricoltura. Ecco perché come Regione abbiamo deciso di aderire alla manifestazione di interesse per la presentazione di Idee progettuali per interventi di supporto all’integrazione sociale, sanitaria, abitativa e lavorativa di cittadini di Paesi terzi vittime e potenziali vittime di sfruttamento lavorativo proposta dal Ministero. Stiamo lavorando, insieme agli altri assessorati coinvolti, per elaborare una proposta regionale che ci consenta di cogliere al meglio questa opportunità. Un lavoro che dovremo fare confrontandoci con i territori e con le parti sociali. In Toscana sulla dignità, la sicurezza e i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori non intendiamo cedere di un millimetro, ma anzi rafforzare il nostro impegno.