I DIRITTI DELLE DONNE SONO DIRITTI UMANI
È una grande emozione vedere la risposta straordinaria di partecipazione arrivata dalle scuole per questa XXV edizione del Meeting Diritti Umani, che abbiamo organizzato come Regione in cui, quest’anno, abbiamo deciso di affrontare io tema delle disuguaglianze di genere.
Nei preamboli della Dichiarazione Universale dei diritti umani, approvata dall’ONU proprio il 10 dicembre di 73 anni fa, si legge: “I popoli delle Nazioni Unite hanno riaffermato nello Statuto la loro fede nei diritti umani fondamentali, nella dignità e nel valore della persona umana, nell’uguaglianza dei diritti dell’uomo e della donna”. Eppure ancora oggi, nonostante i molti passi avanti, non è ancora così, viviamo ancora in una società che alle donne chiede moltissimo, con una pressione costante da un punto di vista sociale, lavorativo e perfino estetico, ma è una società in cui le donne hanno ancora molte più difficoltà e ostacoli per una piena realizzazione e parità in ambito familiare, sociale, lavorativo.
C’è un grande lavoro culturale da compiere, perché dobbiamo partire da lì, dai retaggi e dagli stereotipi su cui si fondano queste disuguaglianze e coinvolgere le studentesse e gli studenti delle scuole è fondamentale. I giovani stanno compiendo un lavoro straordinario sul superamento e l’abbattimento delle barriere di genere, ho voluto ringraziarli pubblicamente per questo, ma ancora oggi le bambine e le ragazze crescono, studiano e lavorano con un’idea di fondo terribile: non poter arrivare proprio ovunque possano arrivare i propri compagni di scuola o colleghi maschi o comunque dover faticare molto di più per raggiungere gli stessi obiettivi. Abbiamo ascoltato testimonianze di donne che sono riuscite a sfondare quei cosiddetti tetti di cristallo, raggiungere grandi risultati anche in ambiti che la cultura mainstream per anni ha ritenuto esclusivo appannaggio maschile, ma anche testimonianze e racconti di discriminazioni, libertà violate e violenze di genere.
Ci siamo particolarmente emozionati nell’ascoltare quanto ci hanno raccontato le calciatrici afghane, che hanno dovuto abbandonare il loro Paese ma non hanno rinunciato alla propria passione.
Il messaggio che è arrivato forte e chiaro da questo Meeting è che i diritti delle donne non sono una questione solo delle donne: sono diritti umani, riguardano tutta la società, perché un mondo che discrimina le donne e si priva del loro talento è un mondo più povero, più ingiusto, non pienamente civile.
E noi questo mondo non lo vogliamo: vogliamo un mondo di parità, rispetto, diritti e libertà e lo costruiremo, passo dopo passo.