Al via da oggi “Storia e Memorie. A 80 anni dalla liberazione di Auschwitz”, la winter school per insegnanti sui temi della Memoria che, come Regione, quest’anno abbiamo organizziamo alla Fondazione Museo e Centro di Documentazione della Deportazione e Resistenza e all’Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età contemporanea, con la collaborazione dell’Ufficio Scolastico Regionale.
Il percorso di formazione rivolto alle e ai docenti è diventato per noi, negli anni, una costante a cui teniamo moltissimo.
Questa mattina con estremo piacere ho aperto la nostra winter school introducendo la lectio magistralis della Professoressa Anna Foa.
Un onore poterla avere con noi per accompagnarci in una riflessione che ha spaziato dalla Shoah alle domande dell’oggi, alla luce dello scenario che ben conosciamo, purtroppo, in Medio Oriente.
Questo percorso di formazione che ho convintamente voluto e’ iniziato stamani in un luogo denso di significato, il Memoriale delle Deportazioni a Firenze, e si concluderà il 2 marzo, in un altro luogo drammaticamente significativo, il Parco di San Rossore, dove vennero firmate le leggi razziali.
In queste settimane ci saranno interventi di autorevoli storiche e storici, dialoghi con autrici e autori dei più recenti saggi sulla Resistenza, sulla banalità del male dei progetti di sterminio del regime nazista, sulla figura di Giacomo Matteotti.
L’obiettivo è sostenere la formazione delle e dei docenti per coltivare la Memoria a partire dalle scuole, fornendo materiali, riflessioni, spunti di analisi. La winter school ha accompagnato negli anni l’organizzazione del Treno della Memoria e del Meeting del Giorno della Memoria ed è un tassello fondamentale delle nostre politiche per la Memoria. Saper educare le giovani generazioni alla conoscenza di ciò che è stato è fondamentale, a maggior ragione oggi, che le testimoni e i testimoni di quel periodo ci stanno lasciando e che i tentativi di negazionismo e revisionismo hanno trovato spazio perfino nelle istituzioni, anche ai livelli più alti.
La Toscana è antifascista, non dimentica, protegge e coltiva la Memoria e oggi chiede la pace, vuole educare alla pace.