Per la destra, per il Governo Meloni, questo meraviglioso bambino, così come tante e tanti altri, figlie e figli di coppie omogenitoriali, di quelle che chiamiamo famiglie arcobaleno, sono frutto di un reato universale.

La società italiana si sta indignando troppo poco di fronte a questa vergogna. Se ne parla troppo poco, perché per troppe persone questi sono temi scomodi.

Per questo voglio ringraziare davvero di cuore il Partito Democratico di Montignoso, il Partito provinciale di Massa Carrara e la Giovanile per aver deciso di organizzare una specifica iniziativa su questo tema. In particolare voglio ringraziare per l’impegno diretto, per averci “messo la faccia (e la competenza!)” Sara Benedetti, Carolina Farneti e Luca Nicolini, ripagati da una sala gremitissima.

Grazie poi a Cristiano Fico e a suo marito per averci portato la loro testimonianza, perché il loro amore e la loro famiglia spiegano molto meglio di mille parole perché la legge Varchi è una vergogna.

È la prima volta, e spero non sia l’ultima, che mi capita di essere invitata dal mio Partito ad un appuntamento specifico in cui si parla di questo.

C’è poca consapevolezza dell’attacco che questa destra, questo Governo, ha sferrato ai diritti delle persone, in particolare a quelli della comunità LGBTQIA+, a partire dalle persone trans, ed in Toscana lo abbiamo visto con l’ispezione ministeriale al centro di Careggi, un’eccellenza nei percorsi di affermazione di genere, e delle famiglie arcobaleno, rispetto a quali si è prima provato a bloccare le trascrizioni alla nascita per le loro figlie e i loro figli, impedendo a bambine e bambini di avere due genitori, e poi criminalizzandoli con la legge Varchi che dichiara la GPA reato universale.

GPA, Gestazione per altri, una definizione poco usata perché la destra ne ha fatta passare un’altra, che indica già un giudizio negativo implicito ‘Utero in affitto’.

Di questa pratica si sente spesso parlare con ignoranza e pressapochismo, mentre un tema così delicato e complesso meriterebbe di essere approfondito senza pregiudizi e di poter essere oggetto di un dibattito serio e profondo. Lo dico da donna, da femminista, che prima di farsi un’idea sul tema ha preferito leggere, ascoltare, cercare di comprendere. Non è un dibattito che si può affrontare con la violenza ideologica con cui lo fa la destra, parliamo di persone, donne, bambine, bambini, genitori che desiderano poterlo essere, parliamo di famiglie.

Io credo che su alcuni punti fermi dovremmo alzare la voce: vogliamo il matrimonio egualitario, il pieno riconoscimento alla nascita delle figlie e dei figli delle famiglie omogenitoriali e voglio che queste, e le persone single, possano accedere alla adozioni. Vogliamo una legge contro le discriminazioni e le violenze per orientamento sessuale e per identità di genere, vogliamo educare al rispetto delle differenze, tutte, le giovani generazioni nelle scuole, vogliamo abolire la legge Varchi perché nessuna bambina e nessun bambino si senta mai frutto di un reato universale e debba veder trattati i suoi genitori come criminali.

Sarebbe già una grande rivoluzione questa, in attesa che il nostro Paese si dimostri pronto, come altri, ad affrontare una discussione seria e vera sulla GPA, magari dando davvero voce alle donne che decidono di vivere questo percorso, capire da loro, comprendere, analizzare, senza che chi nega e calpesta quotidianamente i nostri diritti, a partire dalla legge 194, provi a raccontare che vuole difendere i diritti di noi donne.

Il Governo Meloni con la legge Varchi non difende né i nostri diritti né quelli di bambine e bambini. Fa solo propaganda, prova a tirare su qualche voto, sulla pelle delle persone, a partire da quelle più piccole, e a me questo fa schifo.