Oggi se non fossi stata all’estero, impegnata nel pellegrinaggio ai campi di sterminio, avrei sicuramente partecipato alla Festa delle Famiglie organizzata dalle Famiglie Arcobaleno in Toscana. Ci sarei stata perché in questa fase storica c’è ancora più bisogno di ribadire un concetto semplice ma purtroppo non condiviso: è l’amore che crea una famiglia. E di famiglia non ne esiste una sola, se ne facciano una ragione le destre, che parlano di famiglia tradizionale quando quasi nessuna e nessuno di loro la ha.
Mi auguro che presto la politica, non più solamente le aule dei tribunali, abbia il coraggio di sanare questa intollerabile ingiustizia, riconocendo alla nascita le bambine e i bambini delle famiglie arcobaleno e consentendo le adozioni.
Provo rabbia e vergogna per quello che sta facendo il Governo nazionale, che fin da subito ha sferrato un vero e proprio attacco alla comunità LGBTQIA+, in particolar modo alle famiglie omogenitoriali e alle persone trans. Nessuna bambina e nessun bambino è frutto di un reato universale, ma è sempre frutto dell’amore di chi ha desiderato, ha voluto e cresce una piccola nuova vita. E non si trincerino dietro la scusa di fare il bene di queste bambine e di questi bambini, perché stanno discriminando loro e le loro famiglie, quando non dovrebbero esistere persone, amori, famiglie di serie A e di serie B.
Buona Festa Famiglie Arcobaleno, ovviamente coloratissima e di lotta!
PS Ho scelto queste foto scattate in occasione di una delle ultime manifestazioni a Firenze, perché c’è ancora bisogno di lottare per affermare i diritti di ogni persona e di ogni famiglia.