Inclusione lavorativa significa offrire opportunità concrete a chi rischia di essere escluso dal mondo del lavoro.
È quello che abbiamo fatto in questi anni con il mio Assessorato, perché il lavoro deve essere un diritto per tutte e tutti.
Con gli avvisi territoriali della nostra Agenzia Regionale Toscana per l’Impiego, all’inizio di quest’anno abbiamo messo a disposizione 6 milioni di euro per favorire l’inserimento lavorativo delle persone con disabilità in tutte le province della Toscana:
4 milioni per interventi rivolti alle persone con disabilità;
2 milioni dedicati a misure specifiche per la disabilità psichica.
Gli avvisi finanziano un ampio ventaglio di azioni: incentivi alle assunzioni, trasformazione dei contratti a tempo indeterminato, tirocini, tutoraggio e supporto tra pari, adeguamento delle postazioni, rimozione delle barriere architettoniche, strumenti per telelavoro e contributi per il raggiungimento del luogo di lavoro. Previste risorse anche per le cooperative sociali di tipo “B” per creare nuovi posti di lavoro.
In questa legislatura, dal 2020 all’inizio di quest’anno, sono stati investiti oltre 26 milioni di euro per questo obiettivo e ne hanno beneficiato oltre 1.500 persone.
Circa un mese fa abbiamo stanziato ulteriori 6.5 milioni di euro per continuate su questa strada.
Abbiamo rivolto particolare attenzione alle persone con disabilità anche nell’elaborare le misure del Nuovo Patto per il Lavoro e nel bando tirocini extracurriculari. Abbiamo creato un modello di equipe multidisciplinari sociale-lavoro per prenderci davvero cura, a 360°, dei bisogni delle persone più fragili.
Anche nei prossimi anni vogliamo continuare su questa strada.
Per quello che conta davvero: una Regione che non lascia indietro nessuna e nessuno, a partire dal diritto al lavoro.