La Toscana continuerà a garantire la borsa di studio a tutte e tutti coloro che ne hanno diritto.
I fondi del PNRR sono esauriti e le risorse nazionali ridotte ma, grazie alla scelte che come Regione Toscana abbiamo adottato, aumentando il nostro impegno economico, potremo continuare a garantire la borsa studio universitaria al 100% di studentesse e studenti che ne hanno diritto.
Il nuovo bando per l’anno accademico 2025/2026 si è aperto oggi, 15 luglio, e sarà possibile fare domanda fino al 5 settembre per iscritte e iscritti agli atenei della Toscana e al 14 novembre per dottorande e dottorandi di ricerca, specializzande e specializzandi. Confermate a 27mila e 60mila euro le soglie Isee e Ispe per accedere. Aumenta dello 0,8% il valore medio della borsa di studio: prendendo a riferimento la fascia intermedia di reddito Isee, si tratta di 7.073 euro per le/i fuori sede 4.133 euro per le/i pendolari, 2.851 euro per chi studia in sede.
Restano ferme le condizioni più favorevoli per studentesse e studenti con disabilità, studentesse iscritte a corsi STEM, studentesse e studenti con doppia iscrizione o indipendenti, categoria in cui rientreranno anche le cosiddette e i cosiddetti “Care leavers”, coloro che vivono fuori dalla famiglia di origine sulla base di un provvedimento di tutela dell’Autorità giudiziaria. Previsti anche un contributo affitto di 250 euro mensili e una maggiorazione straordinaria di 100 euro mensili per chi attende l’alloggio e trova autonomamente una sistemazione. Garantite inoltre le risorse per il trasporto pubblico. In questa legislatura abbiamo già attivato convenzioni con Firenze, Pisa e Siena, e c’è la disponibilità della regione ad aumentare ulteriormente i finanziamenti.
Nel nuovo bando è prevista anche la disciplina del semestre filtro per Medicina: chi è idoneo avrà accesso gratuito alla mensa per uno (in sede e pendolari) o due pasti al giorno (fuori sede). Le studentesse e gli studenti fuori sede idonei potranno avere un alloggio a tariffa agevolata di 250 euro mensili; se dopo il concorso nazionale proseguiranno gli studi in Toscana, queste spese saranno rimborsate.
Negli ultimi anni è aumentato il valore delle borse di studio grazie al PNRR e all’innalzamento delle soglie ISEE e ISPE, ma la riduzione del Fondo Integrativo Statale (FIS) e la fine delle risorse del PNRR stanno spostando tutto il peso finanziario sulle Regioni. Nel prossimo anno mancheranno oltre 300 milioni di euro, e più di mezzo miliardo in quello successivo. La Toscana, è riuscita ancora una volta a garantire il diritto allo studio e a non creare la figura degli idonei non beneficiari, incrementando fortemente i finanziamenti regionali (oltre 12.575.000 euro dal 2025, raddoppiati nel 2027 con ulteriori 10,4 milioni). Abbiamo scelto di non aumentare tasse e le trattenute regionali per le borsiste e i borsisti, ma ora è necessario che il Governo investa nel diritto allo studio universitario. Per noi è una priorità assoluta, per ora non sembra assolutamente che per la Presidente Meloni e la Ministra Bernini lo sia.