Ho partecipato alla presentazione del libro “Con gli occhi di una bambina. Maria Cervi, memoria pubblica della famiglia”, organizzata dall’Amministrazione comunale di Firenze, Anpi Firenze e Just Women. Maria Cervi è stata senza dubbio, come cita il titolo di questo evento, la memoria pubblica della sua famiglia, ma è stata anche una straordinaria testimone di libertà e di democrazia per tutte e tutti noi. La storia della sua famiglia è tristemente nota, come è noto il suo impegno di donna che si è spesa, per tutta la vita, nel proteggere e nel trasmettere il più possibile i valori fondanti della Resistenza e della lotta di Liberazione contro l’oppressione nazi-fascista. È stata ed è ancora oggi un modello di forza, autorevolezza, integrità, capace di rendere lo spirito dell’antifascismo sempre vivo e attuale, soprattutto verso i giovani, ai quali prestava particolare attenzione vedendoli, giustamente, come i custodi e i costruttori del nostro futuro. La sua attività di donna impegnata nella diffusione della Memoria ha radici nei suoi occhi e nel suo sguardo di bambina, una bambina a cui la violenza fascista ha sottratto il padre e gli zii e bruciato la casa a soli nove anni, una bambina a cui, in qualche modo, il tempo per diventare grande non è stato concesso, in un intreccio inevitabile di dolore e di orgoglio per la storia della propria famiglia. È su questo sguardo di bambina, su questa profondissima e toccante vicenda umana e storica al tempo stesso, che si concentra questo libro prezioso, per il quale credo davvero che si debba ringraziare l’autrice Laura Artioli.