In una scuola di Pisoniano (RM), un ragazzino di 12 anni sarebbe stato pestato con estrema violenza da alcuni compagni di scuola durante la ricreazione, deriso e picchiato fino a provocargli fratture e ferite. È un fatto che riaccende i riflettori su un fenomeno che dobbiamo impegnarci a contrastare con infaticabile costanza, non soltanto sull’onda delle notizie di cronaca. Educare le ragazze e i ragazzi al rispetto, all’uguaglianza e all’inclusione, a sentirsi persone responsabili e non parti di un “branco” è il compito principale dell’alleanza fondamentale tra famiglie e scuole. Il bullismo è una piaga che dobbiamo eradicare, a partire dai modelli comportamentali che noi adulti forniamo ai nostri giovani. Tutta la società ha responsabilità educative verso le future generazioni e la cultura della prevaricazione, dell’umiliazione e della violenza ha radici e modelli che si espandono ben al di là delle mura scolastiche. Lottare contro il bullismo significa, prima di tutto, lottare per una società libera da comportamenti violenti e discriminatori.