Oggi in piazza a Pontedera, insieme a tanti partiti di centrosinistra ed associazioni, per dire, ancora una volta, che ci troviamo di fronte a una campagna d’odio travestita da informazione: quelli dell’Associazione ProVita e Famiglia sono manifesti e volantini pieni di falsità, che alimentano paura e discriminazione nei confronti della comunità LGBTQIA+ e che colpiscono i più giovani con messaggi tossici e pericolosi.
No, nessuno vuole “convincere” bambine e bambini a cambiare sesso. I percorsi educativi sulla parità e sulle differenze nelle scuole hanno tutt’altro obiettivo: promuovere il rispetto, l’uguaglianza, la libertà di essere se stessi. Servono a destrutturare gli stereotipi di genere, a dire che non esistono mestieri da maschi e mestieri da femmine, a prevenire la violenza contro le donne, a far comprendere che nessuna persona è sbagliata, e che ogni essere umano ha diritto a vivere senza paura di essere discriminato o aggredito.
Questa è vera educazione alla parità e al rispetto delle differenze. È il contrario di quella propaganda che vuole riportarci indietro, che punta a intimidire, a zittire, a negare diritti e dignità.
Noi vogliamo evitare che domani, un’altra donna venga perseguitata, picchiata e ammazzata da un uomo che, ad esempio, non accetta la fine di una storia. È successo a centinaia di donne in questi anni, una vera e propria strage che ha origini chiarissime: il patriarcato, la cultura patriarcale che imprega la nostra società. ProVita e Famiglia cosa ha da dire su questo?
E ancora, cosa ha da dire sulla tante coppie dello stesso sesso che vengono derise, se non addirittura gonfiate di botte, perché semplicemente camminano mano nella mano per strada?
Invece di spendere soldi in camion-vela pieni d’odio, che puntualmente vengono stazionare davanti le scuole, ripeto: usateli per finanziare i centri antiviolenza e antidiscriminazione. Fareste finalmente qualcosa di utile!
E mettetevi anche il cuore in pace: continueremo a difendere l’autonomia scolastica e la scuola, a far sì che lì possano crescere cittadine e cittadini liberi e consapevoli, rispettosi di ogni persona.
Io continuerò a stare dalla parte dei diritti, delle libertà, del rispetto. Sempre.