La Commissione pari Opportunità della Regione Toscana ed il Consiglio Regionale hanno promosso la presentazione di un’importante analisi strutturale sul tema “Divari di genere” elaborata da IRPET, con uno sguardo specifico su lavoro, reddito, valorizzazione delle competenze, tempi di vita e di lavoro, potere. Nel mio intervento ho ricordato le molte iniziative che stiamo mettendo in campo per affrontare il tema, a partire dall’impegno nelle scuole, perché il cambiamento culturale parte dalle giovani generazioni.E poi ancora il rifinanziamento della legge regionale 16/2009 sulla cittadinanza di genere, ed il sostegno all’occupazione femminile, superando segregazioni verticali e orizzontali intollerabili. Vogliamo sfondare i cosiddetti “tetti di cristallo”, vedere più donne ai vertici, e vogliamo che scelgano liberamente e consapevolmente la strada che desiderano, nel proprio percorso di studio, di formazione, di lavoro, perchè non ci sono scuole da maschi e scuole da femmine, le donne possono occuparsi di tutto, possono essere impiegate in ogni settore, non solo in alcuni, tipicamente, quelli peggio retribuiti.La pandemia ha acuito le disuguaglianze di genere già esistenti, ed è nostro preciso dovere concentrarci, in questa ripartenza, nel rimuoverle. Ricordandoci anche che possiamo essere davvero competitivi soltanto se riusciamo a sviluppare e valorizzare tutti i talenti a disposizione. La società di oggi, invece, sta ancora rinunciando al contributo di moltissimi talenti femminili, perpetrando disuguaglianze e stereotipi.Promuovere una parità piena ed effettiva è una questione di giustizia e di uguaglianza.