Come Assessora Regionale al lavoro e alle politiche di genere, ho partecipato oggi alla diretta Facebook organizzata da UIL Toscana sulle ripercussioni sociali, economiche e lavorative di questa pandemia sulla vita di noi donne. Ancora una volta, ciò che emerge dai dati è che le donne pagano più pesantemente questa crisi, un fatto che si inserisce in una disuguaglianza sistemica, assolutamente precedente al Covid-19. Infatti, se è vero che le donne hanno raggiunto e spesso superato i colleghi maschi nei risultati scolastici e accademici, è altrettanto vero che la disoccupazione è ancora prevalentemente femminile, che le donne hanno mediamente contratti meno stabili, che faticano di più a trovare lavoro, che a parità di ruolo spesso sono pagate meno e che, molto più degli uomini, devono rinunciare alla carriera per un peso di gestione familiare ancora molto spostato sulle loro spalle. Per questo, dobbiamo e vogliamo lavorare su più fronti, partendo dallo specifico sostegno alla parità di genere contenuto nel Programma di governo 2020-2025 della Regione, che verrà incluso nel nuovo Piano regionale per le donne – progetto ATI, di cui ho la delega come Assessora. L’obiettivo, come ho spiegato nel mio intervento, è rendere le politiche di genere trasversali a tutte le politiche regionali, lavorando sull’aumento dell’occupazione femminile e su una sua maggiore remunerazione, stabilità e qualità, aumentando i servizi per la prima infanzia e per l’assistenza agli anziani e alle persone con disabilità, sostenendo il rientro a lavoro dopo la maternità, migliorando i servizi di welfare per le lavoratrici autonome, favorendo forme contrattuali con flessibilità di orario, promuovendo tra le giovani lo studio delle materie scientifiche, mettendo in campo progetti educativi contro gli stereotipi di genere, solo per citare alcuni punti del nostro programma di lavoro. È una battaglia storica che non riguarda solo noi donne, ma tutta la nostra società, che del talento, delle competenze e del contributo di moltissime donne non può e non deve più permettersi di fare a meno.