Le donne devono avere tutti gli strumenti per poter uscire dalla violenza, tornare libere e ricostruirsi un proprio futuro. È fondamentale, quindi, aiutarle a reinserirsi nel mondo del lavoro e poter essere così autonome.

Sono pensati per questo i due avvisi che abbiamo presentato con il Presidente Eugenio Giani e la Direttrice dell’Agenzia Regionale Toscana per l’Impiego Simonetta Cannoni, che rientrano nel progetto Ati e sono state finanziate con un primo stanziamento regionale di circa 420mila.

La prima misura prevede contributi diretti individuali per lo svolgimento di almeno due politiche attive del lavoro, la seconda sostiene invece tirocini di orientamento, formazione e inserimento lavorativo promossi dai Centri per l’impiego della Regione Toscana, cooperative sociali o altri enti del terzo settore. Sono previsti contributi a sostegno della mobilità geografica, attraverso rimborsi forfettari per trasporti e contributi a sostegno della conciliazione vita-lavoro tramite voucher per l’acquisto di servizi rivolti a figlie e figli minori di 13 anni o in condizioni di non autosufficienza o disabilità certificate. Per migliorarli ulteriormente, abbiamo predisposto i due avvisi facendo tesoro dell’esperienza di quelli precedenti, cercando di valorizzare punti di forza e superare le criticità che si erano presentati e i suggerimenti arrivati da Centri per l’Impiego, Centri Antiviolenza e dal Tavolo Regionale contro la Violenza. Andiamo avanti, senza risparmiarci, per costruire una società davvero libera dalla violenza.
È nostro dovere, di tutte e di tutti.

Alessandra Nardini - Assessora Regione Toscana
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