Sono intervenuta alla dodicesima edizione di “Luci sul lavoro”, una rassegna importante per raccontare il lavoro, le lavoratrici e i lavoratori, che si tiene ogni anno a Montepulciano. Quest’anno il dibattito si è inevitabilmente concentrato su come, in questi mesi, siamo passati dagli strumenti passivi e di sostegno al reddito a una nuova e importante centralità delle politiche attive per la formazione e l’occupazione. Sono state stanziate risorse importanti per tale scopo e, nell’impiegarle, dobbiamo partire dai cambiamenti che il mercato del lavoro sta attraversando, a partire dalla progressiva digitalizzazione, dalla sfida della sostenibilità, e dalla constatazione oggettiva che la crisi non ha colpito tutti nello stesso modo: donne, giovani, chi ha contratti più precari e svolge lavori meno qualificati stanno pagando un prezzo più alto. È indispensabile completare il processo di potenziamento dei servizi pubblici per l’impiego e confermare, potenziare, un modello dove il pubblico e il privato superano la logica della competizione e cooperano Non possiamo permetterci di non utilizzare o disperdere risorse di cui, per la prima volta, disponiamo in modo abbondante e che rappresentano una straordinaria occasione da non fallire. Come Regioni vogliamo fare la nostra parte, legando ancora di più e meglio formazione e lavoro, partendo dalla valorizzazione delle esperienze realizzate sui territori in questi anni e dalle lezioni apprese, anche nel frangente dell’emergenza sanitaria. GOL, Garanzia Occupabilità dei Lavoratori, è il nuovo programma nazionale di politiche attive e della formazione che stiamo contribuendo a disegnare, per fare risposte a lavoratrici e lavoratori, per favorire la transizione occupazionale, per non lasciare nessuno indietro. Accanto a questo è altrettanto fondamentale il percorso di riforma degli ammortizzatori sociali in cui il Ministero del lavoro è impegnato. È in questo contesto che, come Toscana, stiamo costruendo, insieme alle parti sociali, quel nuovo patto per il lavoro che abbiamo sottoscritto in questi giorni con il Ministro Andrea Orlando e che trae forza dallo sblocco di oltre 53,7 milioni di euro da destinare alle politiche attive.