La Toscana è terra di pace, non di guerra.
In tante e tanti a Firenze alla fiaccolata promossa dalla CgilToscana, un’iniziativa che ho sentito profondamente necessaria in questo momento così drammatico per la pace globale e la convivenza tra i popoli.
Stiamo assistendo a un’escalation militare gravissima, con attacchi che violano il diritto internazionale e rischiano di innescare un conflitto ancora maggiore su larga scala. Mentre la diplomazia arretra, mentre in Europa c’è chi pensa che la soluzione sia il riarmo, si moltiplicano le azioni di forza e si consuma una delle peggiori tragedie umanitarie del nostro tempo: a Gaza, ogni giorno, civili inermi, bambine, bambine e famiglie vengono uccisi, affamati, cancellati dalla violenza.
Non possiamo restare indifferenti. Non possiamo accettare che l’Italia si renda complice, né che i cieli e le basi del nostro Paese vengano usati per operazioni militari che mettono a rischio la pace e la sicurezza globale. Serve coraggio, serve rompere il muro del silenzio e dell’indifferenza, serve una voce chiara che dica no al riarmo e sì a una diplomazia autonoma, credibile e umana.