È il tema scelto per questa edizione online del Meeting sui diritti umani, a cui sono intervenuta questa mattina. La legalità come rispetto degli altri esseri umani, dei beni comuni e dell’ambiente, come garanzia di uguaglianza, perché solo in una società di uguali possono essere davvero garantiti i diritti essenziali, di cui oggi celebriamo la Giornata mondiale, ricordando l’approvazione della Dichiarazione universale dei diritti umani del ’48, all’ONU. Soprattutto durante una crisi come quella attuale, dobbiamo essere attentissimi all’aumento delle disuguaglianze e della povertà, che sono fattori di rischio fortissimo per l’illegalità. Le società corrotte, dove esiste una condizione di illegalità pervasiva, sono società più diseguali e arretrate, dove le istituzioni smettono di essere di tutti, in cui l’economia è bloccata e i diritti fondamentali non sono garantiti come tali, poiché dipendono dalla volontà arbitraria di qualcuno o da meccanismi alterati. Ecco perché lottare per la legalità significa lottare per una società del rispetto e dell’uguaglianza e per i diritti umani. In molte parti del mondo assistiamo ancora a palesi violazioni, anche in Europa: accade che manifestazioni di piazza siano represse con la violenza, che le donne guadagnino meno degli uomini, che alle bambine e ai bambini sia negato il diritto di studiare, che qualcuno sia discriminato o ucciso perché omosessuale, che persone disabili non possano accedere a servizi o edifici, che persone povere che non possano curarsi, che in qualche Paese qualcuno venga trattato diversamente dalla polizia per il colore della sua pelle o che a qualche comunità venga impedito di professare la propria religione. Ciò ci indigna, ci fa arrabbiare. Ecco cosa sono i diritti fondamentali: ciò che noi consideriamo come dovuto e quando a qualcuno viene negato ci sentiamo toccati anche noi. Utilizziamo questa indignazione, questa idea di giustizia, per essere noi stessi motori quotidiani di un processo di uguaglianza e legalità, che garantisca i diritti umani fondamentali.

Alessandra Nardini - Assessora Regione Toscana
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