Ieri all’istituto Checchi, indirizzo moda, di Fucecchio ho incontrato ragazze e ragazzi fantastici, curiosi, liberi da pregiuduzi e stereotipi, che hanno partecipato a un bellissimo progetto contro le discriminazioni sostenuto dalla dirigente scolastica Genny Pellitteri. Hanno avuto l’occasione di incontrare e conoscere una coppia di donne, unite civilmente e madri di due bambini. Il loro scambio mi ha emozionata e riempita di speranza. Hanno fatto domande importanti su gioie e difficoltà nel rapporto con le famiglie di origine, nella costruzione di una famiglia propria, ma anche consigli su come approcciarsi con amici e amiche omosessuali. Mi ha molto colpito l’intervento della dirigente, sorpresa dall’esser stata definita “coraggiosa”. Ha ragione: inziative come questa dovrebbero essere normali. Nella scuola ho anche potuto vedere il bel dipinto “Liberamente” realizzato dalle studentesse e dagli studenti, che si ispira alla danza di Matisse, ma apre il cerchio in segno di accoglienza, come mi hanno spiegato le docenti che li hanno accompagnati in questo percorso e che ringrazio. Grazie, mille volte grazie, a chi è stato coinvolto nel progetto per aver espresso al meglio il ruolo educativo in senso ampio della scuola. Grazie poi all’Amministrazione comunale di Fucecchio, al sindaco Alessio Spinelli e alla vicesindaca con delega all’istruzione Emma Donnini, per essere in prima linea nel contrasto all’omofobia e a qualsiasi forma di discriminazione e per essere attivi promotori di iniziative e progetti nel nome dell’uguaglianza e dei diritti.