Sono tantissime le donne che, nel tempo, si sono occupate della gestione del nostro territorio. Abbiamo parlato di loro all’interessante convegno “Le Donne dell’acqua”, organizzato da Anbi Toscana con la partecipazione dei sei Consorzi di bonifica, dell’Autorità di Bacino distrettuale dell’Appennino settentrionale e della Regione. Nel mio saluto iniziale ho voluto ringraziare chi ha organizzato questa iniziativa, che ci ha consentito, ancora una volta, di parlare di pari opportunità, lotta alle disuguaglianze di genere, agli stereotipi e alla segregazione verticale e orizzontale che le donne ancora vivono. In vari contesti le donne hanno assunto un ruolo sempre più centrale, da protagoniste e non più all’ombra di genitori o mariti. Dobbiamo sostenere questo cambiamento, che è prima di tutto un cambiamento culturale. Oggi le donne scelgono consapevolmente di mettersi in gioco, di essere parte attiva nel processo costruttivo dell’impresa, dimostrando grandi capacità professionali e diventando sempre più centrali nella gestione e cura del nostro territorio e delle nostre acque. A tutti noi, a partire dalle istituzioni, il compito di garantire e promuovere le condizioni per una piena e reale uguaglianza e per la realizzazione di tutte.