Oggi ho partecipato all’incontro che avevamo richiesto con il Mise e sono rimasta a dir poco allibita per l’atteggiamento dell’azienda. Noi rappresentanti delle istituzioni, i sindacati e perfino la Viceministra allo Sviluppo Economico Alessandra Todde abbiamo partecipato in presenza all’incontro in Prefettura a Firenze, i rappresentanti di GKN no e hanno delegato di fatto a un loro avvocato, collegato da remoto, l’interlocuzione con la rappresentante del Governo.
Una mancanza di rispetto totale, nell’atteggiamento e nel metodo oltre che nel merito, su cui non è stato fatto nessun progresso e che quindi resta inaccettabile. I rappresentanti di GKN, con distacco e freddezza, non si sono mostrati disponibili a nessun passo indietro sui licenziamenti, nonostante la disponibilità al dialogo da parte dei sindacati che, come noi, chiedevano si ripartisse a discutere da capo ritirando i licenziamenti. Oggi, come istituzioni e rappresentanti delle lavoratrici e dei lavoratori, abbiamo infatti parlato con voce unitaria per dire che non accettiamo questo comportamento che calpesta la dignità del lavoro e su questo restiamo irremovibili. Non ci fermiamo e continueremo a dare battaglia per tutelare lavoratrici e lavoratori e per garantire che in quell’area strategica della Toscana, ricca di professionalità e competenze, resti l’insediamento industriale.
Merlose Industries si prenda le proprie responsabilità sociali e gli sia chiaro che in Toscana non si fa impresa in questo modo, piegando i destini di 422 lavoratrici e lavoratori e delle loro famiglie, a cui si sommano quelli degli appalti e dell’indotto, alla mercificazione e alle esigenze di riassetto di un fondo di investimento.