La Toscana dei diritti conferma il suo impegno per rendere più forte l’azione delle pubbliche amministrazioni contro le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere e lo facciamo stanziando, come lo scorso anno, 100.000 euro di risorse destinate al sostengo degli aderenti toscani alla rete Re.A.Dy, il network italiano delle Regioni, Province Autonome ed Enti Locali per la promozione dei diritti delle persone Lgbtqia+ e il contrasto dell’omolesbobitransfobia, che la Toscana nel 2006 contribuì a fondare. È una decisione che, come Assessora regionale alle pari opportunità e all’attuazione della Legge Regionale 63/2004, rivendico con orgoglio.Con questa legislatura abbiamo aumentato le risorse a disposizione delle amministrazioni aderenti, passando dagli 80.000 ai 100.000 euro annuali ed il lavoro fatto per allargare la rete sta portando risultati significativi: all’avvio di questo mandato gli enti toscani aderenti erano circa 40, oggi 88, dato che ci rende la Regione con più amministrazioni dentro la Rete. Sono segni tangibili del radicamento del lavoro fatto, insieme a tantissime amministrazioni locali, per rafforzare e diffondere la cultura dei diritti e la battaglia contro le discriminazioni. L’impegno su questi temi ha conosciuto un ulteriore rafforzamento con l’istituzione del Tavolo di consultazione permanente con le associazioni Lgbtqia+, con cui proprio oggi pomeriggio avremo un nuovo incontro.