NO AD AZIONI SPECULATIVE, TUTELIAMO L’OCCUPAZIONE Siamo stupiti da come Atisale spa, oltre ad aver abbandonato il tavolo delle trattative, abbia sferrato un attacco legale nei confronti della Locatelli Saline di Volterra srl, sfruttando strumenti processuali atipici. È un’azione che rischia di compromettere in maniera irreversibile la continuità aziendale e la stessa prosecuzione dell’attività estrattiva del sale a Volterra che, come ogni attività estrattiva mineraria, avviene su concessione regionale. Queste iniziative metterebbero a serio rischio gli attuali livelli occupazionali dell’area e l’indotto, con ricadute sull’economia locale e problematiche ambientali. Per questo la Regione verificherà a stretto giro se ci siano ancora le condizioni per il mantenimento dell’attuale assetto gestionale della Salina di Volterra, a cominciare dalla titolarità delle concessioni minerarie in capo ad Atisale. Su questo richiamiamo inoltre l’attenzione del Prefetto e del Tribunale di Pisa sulla vicenda, e – in accordo con il sindaco di Volterra Giacomo Santi – chiediamo un incontro con il Direttore generale del gruppo Salins, Hubert Francois. L’obiettivo è capire quale sia il piano industriale di Atisale su Volterra, per fugare il dubbio che si tratti solo di un’operazione finanziaria finalizzata a sottrarre quote di mercato alla Locatelli e rifornire i suoi clienti con sale non toscano. L’auspicio è che le parti tornino al tavolo delle trattative e che Artisale e Salins si fermino: non riteniamo saggio compromettere un quadro di relazioni istituzionali ed industriali che non si limitano solo a Locatelli ed Atisale, ma coinvolgono anche altre importanti imprese, come Altair e Solvay, oltre alla gestione di concessioni minerarie pubbliche e di una discarica ad esse funzionale. Se venisse compromessa la continuità della Locatelli Saline di Volterra, la Regione sarebbe costretta ad attivare un’immediata valutazione delle concessioni sul sale, vigilando con rigore anche sugli aspetti ambientali e sulla continuità della discarica di Barbialla. Sia chiaro: nel caso in cui l’obiettivo dei nuovi investitori fosse quello di capitalizzare le quote di mercato ed i clienti della Locatelli Saline di Volterra, rifornendoli con altro sale non toscano, senza un reale piano di investimenti su Volterra, la Toscana e le istituzioni locali assumeranno ogni possibile e lecita iniziativa a tutela di quello che è ad oggi il sale più puro d’Italia e dell’economia locale che attorno ad esso gravita. Rifiutiamo operazioni speculative sulla pelle della Toscana, delle sue lavoratrici e dei suoi lavoratori