Ho partecipato al Toscana Inventors Day, che ha rappresentato una grande giornata online di valorizzazione del patrimonio industriale delle nostre università, un salone virtuale per favorire l’incontro tra ricercatrici e ricercatori delle istituzioni universitarie toscane e aziende.
L’evento è stato organizzato dalla Regione e dall’Ufficio Regionale per il Trasferimento Tecnologico con Scuola Superiore Sant’Anna, Scuola Normale Superiore, Università di Siena, Università di Pisa, Università di Firenze e Scuola IMT Alti Studi Lucca. Nella giornata sono stati presentati circa 85 brevetti, che si aggiungono ai moltissimi presentati in questi anni. Dai sottomarini mutanti a processi di abbattimento del rumore, dalle maschere facciali personalizzate con i supereroi per il trattamento della malocclusione a sistemi di guida del passo di un soggetto utili a supportare la camminata di persone affette da Alzheimer. E ancora sensori, apparati e architetture per la gestione di network, materiali innovativi e strumenti per la realtà aumentata.
C’è bisogno di mettere sempre più in collegamento il mondo della ricerca e le aziende e c’è bisogno di puntare ancora di più sul trasferimento tecnologico e sulla valorizzazione della ricerca perché riusciremo ad uscire da questa fase così difficile solo se saremo capaci di scommettere ed investire su questo. TID è anche l’occasione per definire nuove connessioni tra chi cerca innovazione e chi offre soluzioni innovative. Questa pandemia ci ha ricordato quanto sia importante investire in ricerca e in Toscana abbiamo tutte le potenzialità grazie alle prestigiose Università e Scuole che qui hanno sede. Il lavoro dell’Ufficio Regionale per il Trasferimento Tecnologico è stato davvero importante e voglio fare un plauso anche alla modalità di cooperazione, di sinergia, messa in campo dalle istituzioni universitarie toscane.