Oggi si è tenuto l’ultimo Consiglio Regionale della legislatura.
Provo una grande emozione e affiorano tanti ricordi, è inevitabile. È un po’ come un ultimo giorno di scuola.
Cinque anni fa la mia elezione fu inattesa, arrivai qui semplicemente come una ragazza di provincia, di appena 27 anni, appassionata di politica.
Durante questa questa legislatura abbiamo affrontato cambiamenti profondi di contesto sociale, economico e politico, attraversando la coda della grande crisi economica fino ad arrivare alla gestione di una pandemia globale. Ci sono stati limiti e aspetti che si possono migliorare, come è normale in un lavoro pressoché sconfinato come è il governo della cosa pubblica, ma posso affermare con convinzione che sono orgogliosa del lavoro che abbiamo fatto in questi anni.
Ho visto sul campo quanto sia importante che la Toscana abbia una guida salda e progressista, che tuteli il patrimonio dei nostri servizi socio-sanitari e di welfare, che affronti le crisi con lucidità, che non ceda alle politiche improvvisate e alla propaganda becera della destra peggiore che, pur nelle difficoltà della congiuntura economica, metta il lavoro e la sua dignità al primo posto dell’azione politica, che garantisca noi donne e i diritti che abbiamo conquistato, che lotti contro ogni insopportabile discriminazione, che sia avanguardia di modernità mentre nel mondo soffiano venti bui.
A tutte le colleghe e i colleghi voglio dire grazie di cuore per questo viaggio importantissimo.
A tutte le cittadine e ai cittadini che, in questi anni, mi hanno fatto arrivare sostegno, suggerimenti, proposte, critiche voglio dire: siete stati fondamentali.
Adesso l’impegno di tutti deve essere quello di garantire che la Toscana continui a guardare al futuro e di portare la nostra regione fuori da questa crisi, con concretezza e valori chiari, senza lasciare indietro nessuno.