Si tratta di uno stanziamento per il biennio 2020-2021 e servirà a supportare le Amministrazioni Comunali nel consolidamento e nello sviluppo di questi servizi, in coerenza con quanto da anni la nostra Regione ha saputo mettere in campo in ambito educativo. Sono azioni che partono da obiettivi chiari:
- Promuovere lo sviluppo di un’educazione prescolare da 0 a 6 anni per ridurre la dispersione scolastica e per favorire il successo nel percorso formativo dei giovani toscani.
- Investire in accessibilità ai servizi per la prima infanzia, adeguando gli standard e abbattendo le tariffe.
- Promuovere concretamente la parità di genere, favorendo con servizi adeguati la partecipazione delle donne al mondo del lavoro. I dati dell’Ispettorato del lavoro sono allarmanti: 37 mila donne lasciano il lavoro per la missione impossibile di conciliarlo con i figli. È una vergogna che va contrastata proprio investendo in servizi per l’infanzia e in congedi parentali, cambiando nettamente la rotta anche a livello nazionale.
Grazie a queste risorse si sosterrà l’accoglienza, contrastando il problema delle liste di attesa e consentendo alle famiglie il ricorso a strutture private accreditate con costi più accessibili proprio grazie ai contributi regionali.
È importante sottolineare come queste risorse derivino dal Fondo Sociale Europeo per il periodo 2014-2020.