Vita Lavoro Toscana: un’esperienza preziosa e innovativa.

10 seminari, 10 laboratori territoriali, oltre 500 partecipanti e più di 80 testimonianze aziendali: le parti sociali toscane hanno realizzato, con risorse regionali, un intervento di animazione territoriale che ha coinvolto tutte le province toscane.

Obiettivo: promuovere un bando che finanzia con 7.5 milioni di euro progetti di welfare aziendale presentati da aziende toscane.

Vogliamo incoraggiare l’introduzione di soluzioni innovative di welfare per la conciliazione vita-lavoro all’interno delle aziende, anche in modo da contribuire a una più equa redistribuzione del carico di cura all’interno della coppia, favorire la presenza delle donne in azienda, e le loro opportunità di carriera, sostenendo misure dirette sia a lavoratrici sia a lavoratori che, pur lavorando, assistono familiari bisognosi di cure. Come? Dalla flessibilità oraria e organizzativa ai servizi per la cura o l’assistenza di figlie e figli, anziani, familiari non autosufficienti.

Il bando resterà aperto fino al prossimo 31 dicembre. FIno ad ora sono stati finanziati 34 progetti destinati ad oltre 2.800 lavoratrici e lavoratori. Ulteriori 19 progetti sono in fase di istruttoria.

Voglio ricordare, inoltre, che abbiamo finanziato misure di conciliazione anche per lavoratrici e lavoratori indipendenti con un altro specifico bando.

“Vita Lavoro Toscana” è stato concertato in Commissione Regionale Permanente Tripartita e ha visto attivarsi tutte le parti sociali regionali, associazioni datoriali e organizzazioni sindacali, comparativamente più rappresentative.

Punta a migliorare la qualità del lavoro attraverso il welfare aziendale, favorendo la conciliazione tra vita privata e lavoro. Regione Toscana intende contrastare le disuguaglianze di genere, soprattutto il carico di cura ancora sbilanciato sulle donne, che incide negativamente sulla loro partecipazione e carriera lavorativa. L’obiettivo è promuovere un cambiamento culturale e sostenere le aziende che adottano pratiche inclusive per tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori.