Per me è un grande onore potere guidare il Dipartimento nazionale del Partito Democratico sulle disuguaglianze e le povertà.

È un grande tema del nostro tempo, da cui la politica si è tenuta troppo spesso a debita distanza. Credo dunque che la scelta di un dipartimento dedicato sia un segnale giusto e coraggioso da parte del PD.
Molte persone e famiglie, bambine e bambini, vivono in condizioni economiche troppo distanti dalla parte più benestante della nostra popolazione, con conseguenze, per i più piccoli, anche di impoverimento educativo e di opportunità. Permangono inoltre inaccettabili disuguaglianze sociali, economiche, di genere, di accesso all’istruzione e al mondo del lavoro, di accessibilità, di diritti e territoriali. Sono problemi che la crisi del Coronavirus ha reso ancora più profondi e urgenti e che credo debbano rappresentare un pilastro di studio e di azione per la sinistra.

Desidero ringraziare di cuore il Segretario Nicola Zingaretti per questa nomina, di cui sento tutta la responsabilità e che affronterò non abbandonando mai un approccio basato su ascolto e condivisione, a partire dalle moltissime realtà civiche, associative e di volontariato che si occupano quotidianamente di questi temi e che rappresentano una delle parti migliori del nostro Paese.

In questi mesi, inoltre, anche durante le dirette Facebook del periodo di pandemia ho cercato confonti di grande arricchimento con esponenti di realtà avanzatissime di analisi di questi fenomeni.

So che ci attende un tempo complicato, soprattutto per le ripercussioni economico-sociali della pandemia, e per la sinistra e il PD è giunto il momento di affrontare un ripensamento profondo di molti paradigmi, proprio per ridurre, in Italia e in Europa, disuguaglianze e povertà.