Lottare per l’emancipazione e la libertà, per i diritti sociali e civili, contro ogni discriminazione e disuguaglianza. Questo per me è il compito principale, la missione storica, di chi voglia dirsi di sinistra.
Credo che nessuno possa limitare il diritto altrui di essere chi si è e di amare chi si ama, per questo sono sempre stata accanto alla comunità LGBTQAI+ e alle Famiglie Arcobalenonelle battaglie per una piena uguaglianza. Ho ancora nel cuore il bellissimo Toscana Pride di Pisa del 2019, per il quale ho sostenuto l’adesione ufficiale della Regione. Dopo la legge sulle unioni civili, la lotta deve proseguire, a partire dalla necessaria approvazione del ddl contro l’omo-lesbo-bi-transfobia.
Sono orgogliosa dell’adesione della Toscana alla Rete RE.A.DY, la rete delle amministrazioni pubbliche contro le discriminazioni per orientamento sessuale e le identità di genere, e ho sollecitato tutte le Amministrazioni del territorio ad aderirvi, schierandomi contro la decisione di uscirne da parte dell’Amministrazione di destra del Comune di Pisa.
Ho condannato varie aggressioni omofobe, tra cui quelle di Altopascio e Pisa, e il grave episodio della bandiera rainbow appesa alla finestra di una famiglia con due papà, bruciata nel Comune di San Giuliano Terme.
Credo anche che non possiamo perdere la nostra umanità e alimentare un clima di odio e diffidenza nel gestire il complicatissimo fenomeno delle migrazioni e nell’incontro tra culture diverse.
Credo che il modello toscano di accoglienza diffusa sul territorio sia stata una scelta giusta, che evita la creazione di ghetti e favorisce una reale integrazione. Un modello che funziona se ognuno fa la propria parte.
Proprio perché credo nella tradizione toscana di accoglienza, integrazione e rispetto dei diritti umani, ho sempre manifestato la mia contrarierà alla costruzione di un Cpr (Centro di Permanenza per il Rimpatrio) in Toscana.
Credo fermamente nel dialogo inter-religioso e nella libertà di culto ed è per questo che mi sono battuta contro l’opposizione a costruire una moschea a Pisa da parte della giunta di destra, rispetto alla quale proprio nelle scorse settimane il TAR della Toscana ha accolto il ricorso della Comunità Islamica.
Sono molte le vicende di discriminazione che ho contribuito a mettere in evidenza a livello istituzionale.
Ho combattuto il criterio degli anni di residenza per l’accesso ai servizi (asili nido di Pisa), in quanto discrimina le famiglie giovani e trasferite da poco, così come le agevolazioni per l’iscrizione ai servizi di Asilo nido convenzionati nel Comune di Cascina o l’esclusione dei bimbi stranieri dalla mensa scolastica, come nel caso di Lodi, e i criteri per l’accesso al bonus mamma nel Comune di Pisa.
Ho condannato istituzionalmente episodi di odio a sfondo razziale, incontrando anche Don Massimo Biancalani e visitando con Mimmo Lucano la sua comunità, e ho voluto promuovere l’adesione della Regione Toscana alla campagna “Ero straniero – L’umanità che fa bene”, la manifestazione “Insieme contro il razzismo”, politiche per l’integrazione delle comunità rom all’interno della società toscana e per la tutela della legalità.
In varie occasioni ho sostenuto fattivamente la causa del popolo Saharawi partecipando ad appuntamenti locali, regionali e nazionali, accogliendo e accompagnando le bambine e i bambini, piccoli ambasciatori di pace, durante la loro permanenza estiva sul nostro territorio, chiedendo che la Regione prosegua, incrementandolo, nel suo impegno a sostegno dell’autodeterminazione di questo popolo.
Un capitolo a sé riguarda le azioni di contrasto al fenomeno della violenza sulle donne, di contrasto alle idee sulla famiglia del World Congress of Families di Verona e alle discriminazione contro le donne.
Ho accompagnato e sostenuto il percorso che ha portato alla approvazione di importanti passi avanti su fronte del fine vita, come le norme in materia di consenso informato e di dichiarazioni anticipate di trattamento.
Ho lavorato inoltre al contrasto delle emarginazioni e delle disuguaglianze che nascono dalla ludopatia, promuovendo azioni per limitare la propaganda pubblicitaria di giochi a vincita di denaro e sostenendo misure e campagne regionali per contrastare il gioco d’azzardo.
Importante è anche la nuova Legge Regionale sulla prevenzione e il contrasto relativi al fenomeno dell’usura.
Come strumenti contro le disuguaglianze, per ridurre le ingiustizie inter-generazionali tra genitori e figli, tra ricchi e poveri, ci sono i temi del diritto allo studio dell’occupazione giovanile, di cui mi sono occupata, in modo particolare per quanto riguarda la salvaguardia ed il potenziamento dei servizi regionali, offerti per garantire il diritto allo studio universitario.