La lotta ai cambiamenti climatici e la necessità di coniugare sviluppo economico e salvaguardia dell’ambiente è uno dei più grandi temi del nostro tempo. Da sempre sostengo che questo binomio sia indissolubile, e mi sono impegnata a tutelarlo in ogni scelta, come votando sì al referendum sulle trivelle, a quello per mantenere l’acqua pubblica e, ad esempio, sostenendo il percorso di pubblicizzazione dell’acqua, a cui va dato gambe nella gestione territoriale dei servizi idrici.
In questi anni, in Toscana, abbiamo fatto sì che i principi di “economia circolare”, oggi definito come fondamentale nella legge statutaria della Regione, e di “sviluppo sostenibile” fossero cardini della nostra azione politica e amministrativa, imprimendo una vera svolta culturale. In questo ambito, tra l’altro, il nostro territorio vanta un’eccellenza a livello nazionale: il Polo Ambientale di Pontedera.
Abbiamo approvato una nuova Legge Regionale per favorire l’economia circolare, che istituisce tavoli tecnici tematici suddivisi in base al comparto produttivo o di servizio. Uno di questi tavoli riguarda il settore conciario, che da anni è un vero e proprio apripista in questo ambito, per capacità di coniugare lavoro, ambiente e produzione.
Ricordo con orgoglio quando, nel 2013, fu firmato il Codice etico a difesa di ambiente, dignità del lavoro e legalità con il Ministero dell’Ambiente. Sono stati poi siglati due protocolli di intesa con l’Associazione Conciatori di Santa Croce sull’Arno e con il Consorzio Conciatori di Ponte a Egola, che prevedono il primo 80 milioni di euro e l’altro 30 milioni di euro per investimenti in economia circolare.
In questi anni abbiamo elaborato il Manifesto Toscana Pulita e la campagna “Toscana Plastic Free”, grazie alla quale siamo la prima Regione in Italia ad aver vietato l’utilizzo e la somministrazione di plastica monouso in spiagge, parchi e aree protette.
In questa direzione ho presentato una mozione per sostenere le amministrazioni che scelgono di acquistare attrezzature per spazi-gioco realizzate in materiale plastico riciclato.
Recentemente, ho assunto un’iniziativa per incentivare la mobilità sostenibile in Toscana: ho presentato una mozione affinché si estendesse anche ai Comuni sotto i 50.000 abitanti il cosiddetto “Bonus bicicletta” nazionale, chiedendo che, qualora non fosse il Governo a provvedere in tal senso, lo faccia la Regione con risorse proprie.
Un capitolo importante è quello del conferimento dei rifiuti e della messa in sicurezza dei siti come, ad esempio, la discarica “La Grillaia” per la quale penso che serva costruire una filiera pubblica per il governo della soluzione, facendo sì che Regione Toscana guidi, accompagni e controlli il necessario percorso di messa in sicurezza definitiva. Ritengo che sia fondamentale coinvolgere territori, amministratori e gli operatori industriali pubblici che in Valdera si occupano della filiera integrata del trattamento dei rifiuti.
In questi ultimi due anni, come Regione, siamo stati in prima linea affinché la Geotermia fosse reinserita tra le fonti rinnovabili incentivabili, dopo la decisione scellerata di rimuoverla compiuta da Governo giallo-verde. È una battaglia che ci ha visti in campo con sindaci, associazioni, sindacati e con le cittadine e i cittadini di interi territori che, nella nostra provincia e in Toscana, intrecciano i propri destini e la propria sopravvivenza economica e demografica con questa produzione.
Per fare sentire forte la voce della Regione a favore della geotermia – che qui coniuga lavoro, ambiente, innovazione tecnologica – ci siamo anche riuniti in una seduta straordinaria del Consiglio Regionale a Larderello, nell’agosto del 2019. Con il cambio di Governo, fortunatamente, è cambiato l’approccio al tema e abbiamo ottenuto un impegno chiaro per reintrodurre gli incentivi negli incontri che abbiamo avuto con la Sottosegretaria allo Sviluppo Economico Alessia Morani e con il Sottosegretario all’Ambiente Roberto Morassut.
Sempre per quanto concerne la Geotermia, abbiamo approvato una nuova Legge Regionale, che coniuga ambiente e sviluppo e che viene vista come modello a livello nazionale e stiamo lavorando alla trasformazione di CoSviG in una vera e propria agenzia per lo sviluppo dei territori geotermici.
Nonostante il mio sostegno convinto alla produzione geotermica e alla sua strategicità per il futuro, mi sono però opposta alla costruzione di una nuova centrale a Montecastelli Pisano, frazione del Comune di Castelnuovo Val di Cecina, al fine di tutelare le vocazioni turistiche, culturali e agricole di questa porzione meravigliosa del nostro territorio.