La cultura e il turismo sono due settori dell’offerta della Toscana e della provincia di Pisa in cui possiamo dire di vantare eccellenze a livello mondiale. Sono comparti che, oggi più che mai, vanno sostenuti come strategici, viste le durissime ripercussioni che hanno subito a causa della pandemia da Covid-19.

La cultura è fondamentale per lo sviluppo della persona e per la tenuta sociale delle nostre città. Può essere volano di crescita economica, soprattutto in una regione come la Toscana.

Ho seguito da vicino le prospettive museali della Certosa di Calci e il percorso della candidatura di Volterra a Capitale italiana della Cultura.

Mi sono occupata della valorizzazione del “Teatro del Silenzio”, di agevolazioni fiscali per il sostegno della cultura e la valorizzazione del paesaggio in Toscana, della Biblioteca Universitaria di Pisa e della promozione dei progetti di residenza artistica e culturale e dei festival.

Un ambito a cui tengo molto del mio impegno per la cultura è relativo ai progetti teatrali per i detenuti e l’avvio della costruzione del teatro stabile nel carcere di Volterra. Ritengo infatti che la cultura sia anche formazione, rieducazione ed emancipazione.

Per quanto riguarda l’economia turistica, ho sostenuto misure dedicate ai grandi centri cittadini, ma anche ai piccoli centri commerciali naturali, a un turismo sostenibile e diffuso sul territorio che includa i piccoli borghi e le nostre eccellenze agroalimentari ed enogastronomiche.
Ho partecipato alla Commissione Regionale dedicata, di cui faccio parte, condividendone l’approccio di confronto e di concertazione con le associazioni e le realtà organizzate del comparto, soprattutto durante l’emergenza Covid-19.
Ho presentato una mozione per il sostegno ai piccoli e medi comuni turistici, nella quale si richiede di incrementare ulteriormente il Fondo per il turismo destinato a queste realtà.

Mi sono inoltre interessata, anche attraverso atti di Consiglio, alla crisi del mondo dell’ippica e all’Ippodromo di San Rossore come fattore di crescita economica per il territorio .

Mi sono battuta affinché il Comune di Pisa torni indietro da un scellerato approccio di disimpegno verso il comparto e l’offerta culturale, che è arrivato addirittura a mettere a rischio il Teatro Verdi, e affinché siano tutelati luoghi di socialità e cultura come la Stazione Leopolda di Pisa, difendendola dalle prospettive di smantellamento volute dalla giunta di destra.